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domenica 29 gennaio 2017

LA LA LAND


Caro diario,

il 26 gennaio scorso è uscito nelle sale cinematografiche  il musical
LA LA LAND scritto e diretto da Damien Chazelle con ben 14 candidature ai premi Oscar 2017, eguagliando film come Titanic che poi vinse 11 statuette.

Non è solo un musical ma anche una commedia romantica: infatti  è la storia passionale e burrascosa tra l’aspirante attrice e scrittrice Mia, interpretata da Emma Stone e il musicista jazz Sebastian, interpretato da Ryan Gosling.

In attesa che i loro sogni si realizzino, Mia lavora a Hollywood ma serve caffè alle star del cinema, mentre Sebastian, poco entusiasta,  suona nei piano bar musiche natalizie e jingle, non potendo, però, suonare jazz perché, secondo il suo capo, non è ciò che vuole la gente.

La domanda è sempre quella: vendersi  e rinunciare alle aspirazioni riuscendo però a pagare le bollette oppure seguire il proprio sogno, anche se potrebbe essere un lungo e tortuoso percorso fatto di porte sbattute in faccia?

Per lui il jazz è tutto ma vuole rimanere aggrappato al passato e salvare un genere musicale che sta morendo. Per lui è puro ritmo e improvvisazione, per molti, è una musica che parla di futuro e come tale deve evolversi e seguire il gradimento e le tendenze del momento.

Lei proverà a scrivere un suo monologo e a interpretarlo, tutto  a sue spese, in un piccolo teatro cittadino. Una grande e sofferta prova che non trovando il giusto riscontro le farà gettare la spugna.

Le vicissitudini dei due artisti sono piacevolmente accompagnate dalle stagioni che segnano inesorabilmente il tempo che passa: l’Inverno dell’aspettativa, la Primavera del loro amore, l’Estate e l’Autunno della consapevolezza e della fine dei loro sogni, l’Inverno della Rinascita ma anche della nostalgia per quello che poteva essere ma non è stato.

E’ un film allegro, frizzante, emozionante, nostalgico e commovente; da guardare ma anche da ascoltare per colonna sonora e musiche strepitose: passato e futuro che si mescolano: non dimentichiamo che è girato in Cinema Scope.

Tra i vari capolavori musicali:  'City of stars', 'A lovely night', 'Another day of sun', 'When I wake', 'Si ridesta in ciel l'aurora' di GiuseppeVerdi da 'La Traviata', 'Start a fire' cantata da John Legend, 'No two words'.

Richiama alla memoria altri indimenticabili gioielli del cinema come Grease, Moulin Rouge, quando danzano tra le stelle come fecero Ewan McGregor e Nicole Kidman, Cantando sotto la pioggia, anche se Gosling non è elegante come fu Gene Kelly ma comunque convincente e simpatico e Mamma Mia con Maryl Streep.
L’empatia e l’affinità scenica che legano i due affascinanti attori è lampante e la loro simpatia è coinvolgente anche quando sono simpaticamente goffi nei loro balletti.

Un film che regala magia e colore, da vedere e rivedere, perché trasmette freschezza, buon umore e voglia di vivere e come recita Sebastian nel film: “sarà come la fenice che risorge dalle proprie ceneri” e così sarà per entrambi i personaggi.


Un vero CAPOLAVORO.

KissKiss
🌞Sole


venerdì 27 gennaio 2017

ARRIVAL




Caro diario,
il 19 gennaio scorso è uscito nelle sale cinematografiche il film ARRIVAL  del regista Denis Villeneuve candidato a 8 premi Oscar (miglior film, miglior regia, miglior sceneggiatura non originale, miglior sonoro, miglior montaggio sonoro, miglior scenografia, miglior montaggio, miglior fotografia).

12 oggetti non identificati sono atterrati e sparsi per tutto il globo.
Hanno l’aspetto di un monolito dalla forma ellittica e un'altezza di 450 metri.
L’esperta linguista Louise Banks, interpretata da Amy Adams, massima autorità in tutto il mondo nel campo delle traduzioni, e il matematico Ian Donnelly, interpretato da Jeremy Renner, vengono reclutati dal colonnello Weber, interpretato dal premio Oscar Forest Whitaker, che sarà il supervisore della squadra speciale. 
Il loro compito sarà quello di comunicare con gli alieni per capire le loro reali intenzioni. 

Continuamente sotto pressione, per evitare una guerra globale, faticheranno non poco per  scoprire che il linguaggio utilizzato dagli Eptapodi, come vengono chiamati gli alieni per via dei 7 arti di cui sono provvisti, è circolare così come il loro modo di pensare e il loro rapporto con il tempo che per noi invece è lineare. Riusciranno, infine, a creare una specie di vocabolario con il quale la Banks instaurerà  con loro una sorta di intesa che andrà oltre la semplice comunicazione.

Il film è caratterizzato da continui flashback e flashforward e paradossi temporali che interessano la protagonista e la sua vita privata che, come conferma il regista in una intervista, è il vero fulcro della pellicola, prima ancora di ogni riferimento alla fantascienza.
Lei è una donna vulnerabile, sensibile e intelligente, con la straordinaria capacità di vedere nel futuro. Nel film cita l’ipotesi di sapir-whorf, meglio conosciuta come ipotesi della relatività linguistica, che afferma che lo sviluppo cognitivo di ciascun essere umano è influenzato dalla lingua che parla.

E’ un film che  colpisce per i risvolti  filosofici ancor più che per i  grandi effetti speciali.  
Le navicelle spaziali,  soprannominate gusci, non contengono alcuna tecnologia futuristica o armi di alcun genere; questo, anche per trasmettere il messaggio  che il loro atteggiamento verso la Terra non è ostile e i loro obiettivi sono altri.  Ciò, però, non vieta alla Cina, e ad altri stati  al seguito, di minacciare una guerra  attaccando il loro guscio.

In una realtà come quella attuale dove la paura rischia di dividere la società, Arrival ci mostra, grazie anche  alle capacità interpretative della Adams,  come nei momenti peggiori unirsi sia sempre l’unica soluzione vincente.

Non resta che attendere il 26 febbraio 2017 quando a Los Angeles  si celebrerà l’attesissima  89° edizione della Cerimonia degli Oscar per sapere se  Arrival riuscirà ad appropriarsi di almeno una delle ambite statuette.

KissKiss
🌞Sole

domenica 22 gennaio 2017

L'ORA LEGALE



Caro diario,
il 19 gennaio scorso è uscito nelle sale cinematografiche la commedia diretta e interpretata dal duo comico siciliano Salvatore Ficarra e Valentino Picone.

Pietrammare è una cittadina fittizia della Sicilia dove si sta svolgendo una combattuta campagna elettorale per l’elezione del nuovo  sindaco.
I candidati sono:  l’attuale sindaco, ormai da 15 anni,  Gaetano Patanè, arrogante e tronfio  politico che con il suo sorriso ingannevole e i suoi comportamenti corrotti ha portato alla rovina il piccolo paese ormai sepolto da montagne di immondizia, con strade dissestate e traffico paralizzato, e il professore liceale  Pierpaolo Natoli,  uomo irreprensibile e perbene che con il suo programma elettorale convincerà  i paesani, ormai esasperati da promesse disattese e dal clientelismo politico.

Quando il neo eletto sindaco inizierà, punto per punto, ad attuare le promesse fatte ai suoi concittadini, tutta la gioia del cambiamento si tramuterà in un vero e proprio incubo per tutto il paese:  dal parroco, Padre Raffaele interpretato da Leo Gullotta,  titolare anche di un Bed&Breakfast che si vedrà  recapitare una cartella esattoriale per il pagamento dell’IMU mai pagata fino ad allora, dai dipendenti  comunali assenteisti  costretti ora a lavorare, dai vigili che piangono per le contravvenzioni  obbligati ad elevare ai loro amici, i quali non comprendono questa nuova esasperante legalità.

Ficarra e Picone sono i due cognati del nuovo sindaco che gestiscono un piccolo bar nella piazza principale di Pietrammare e anche  loro subiranno, non proprio esultanti e festosi, questo rinnovamento e tutte le regole imposte dal loro parente.

Piacevole commedia tragicomica che lascia molto amaro in bocca perché metafora della realtà attuale, di una società, o parte di essa,  che è  divisa tra impetrare legittimità e comportamenti atavici vietati.

Ficarra e Picone  sono stati geniali nell’utilizzare gli spunti che la vita politica attuale, sempre più in decadimento morale, ci  fornisce inconsapevolmente ogni giorno  esasperando, forse un po’ troppo, non tanto la disonestà di tutta la gente ma il loro sentimento irrazionale e scoraggiante invocando il ritorno alla corruzione e all’iniquità.

E come recita Ficarra nel film "Yes, week end" 😕


KissKiss
S🌞le


venerdì 20 gennaio 2017

SEI L'ARIA CHE RESPIRO






Caro diario,

il 12 dicembre scorso è uscito nelle librerie il romanzo SEI L’ARIA CHE RESPIRO dell’autrice Daniela Volontè edito dalla Newton Compton Editori. Autrice anche  del best seller  “Buonanotte amore mio” per settimane in cima alle classifiche.




Claire Ashford è la ragazza più popolare del liceo di Rivier Lake: bella, bionda, capitano delle cheerleader e fidanzata con il quarterback della squadra di football. 
Ryan Matthews è uno degli studenti migliori della scuola, ma non ha molti amici e nemmeno ne vuole: ha le idee chiare circa il proprio futuro e non intende legarsi a nessuna ragazza. Quando però Claire e Ryan, loro malgrado, si ritrovano costretti a trascorrere del tempo insieme, scoprono di avere in comune molto di più di quel che pensavano e la molla dell’attrazione scatta con tutta la sua potenza. Da questo momento in poi, ogni cosa è destinata a cambiare, perché la vita vera è alle porte…

Romanzo dolce e leggero che si fa leggere in un soffio, destinato soprattutto ad un pubblico giovane.
Claire è una ragazza bella e popolare il cui unico  difetto è quello di uscire, per ben 2 anni, con l’immaturo quarterback della squadra di football. Non hanno nulla in comune: lei è matura, dolce e sensibile mentre lui il classico bulletto pompato.  Quando lui la tradirà con la sua migliore amica lei si allontanerà da tutto il suo mondo e si avvicinerà sempre più all’affascinante ma impopolare nerd Ryan.

I due giovani incontreranno nel loro percorso d’amore parecchi  ostacoli  e qualcuno di questi sono sembrati un po’ una forzatura per  allungare la storia cercando di renderla più drammatica.
Un esempio è l’antipatia che il  padre di Claire prova per Ryan solo perché gli ricorda una vicenda accaduta a lui quando era adolescente e che nulla ha a che vedere con il giovane; considerando che Ryan è un talentuoso studente e già inserito in un futuro lavorativo, mi viene  inesplicabile comprendere  perchè preferisse il fidanzato precedente tutto muscoli  e poco cervello.
Inoltre non mi ha molto convinta la motivazione per la quale Ryan lascia lei.  Il: "ti amo troppo perciò ti lascio" risulta decisamente romantico ma poco credibile tanto più che alla prima preoccupazione lui tornerà da lei in ginocchio.
.   
L’autrice, nel romanzo, tocca in maniera sottile e delicata vari problemi di attualità: quello sul bullismo che porterà anche al suicidio del ragazzo vittima delle violenze, razzismo, un tentato stupro e pubblicazione e diffusione in rete di filmati intimi senza  consenso. 
E' un romanzo che trasmette un messaggio positivo perchè testimonia che insieme si possono superare tutte le difficoltà che la vita ci obbliga ad affrontare; questo farà crescere i ragazzi e li proietterà meglio in un futuro reale.

KissKiss
S🌞le







sabato 14 gennaio 2017

ALLIED – UN’OMBRA NASCOSTA

Caro diario,

il 12 gennaio scorso è uscito nelle sale cinematografiche ALLIED – UN’OMBRA NASCOSTA del regista Robert Zemeckis, vincitore nel 1995 dell’Oscar al miglior regista per la  pellicola Forrest Gump.




Lui è Max Vatan, una spia canadese interpretata da Brad Pitt mentre lei è una spia francesce, Marianne Beausejour, interpretata da Marion Cottilard.
L’anno è il 1942 nel pieno della seconda guerra mondiale e il luogo è Casablanca dove i due protagonisti, fingendosi una coppia, devono portare a termine una rischiosa missione e uccidere l’ambasciatore tedesco durante un ricevimento.

Si innamoreranno e lei lo seguirà a Londra dove si sposeranno e sotto i bombardamenti, Marianne partorirà una bambina. La loro vita prosegue, apparentemente, come una coppia normale fino a quando il Comando avviserà Max che la moglie potrebbe essere una spia tedesca e lo obbligano a tenderle una trappola; se lei cadrà nell’inganno lui sarà obbligato a giustiziarla e se non eseguirà l’ordine sarà impiccato.

Gli rimangono  72 ore prima di conoscere la realtà   e pur non credendo a questa terribile accusa un dubbio si insinuerà nella sua testa e cercherà di indagare, per conto suo, mettendo in pericolo anche la vita di altre persone e disobbedendo agli ordini.

Film di spionaggio o d’amore?

Ad esclusione della prima parte del film che risulta un po’ più dinamica non ho avuto l’impressione si possa considerare un vero film di spionaggio e d’altro canto neppure romantico; l’unica scena passionale e un po’ credibile tra i due protagonisti  si svolge all’interno di un’auto durante una tempesta di sabbia.
La Cottilard  è certamente più plausibile come innamorata rispetto a Brad Pitt che  non mi è sembrato particolarmente calato nei panni di un uomo stregato e rapito dalla donna, tanto da chiederle di sposarlo. Insomma non è emersa nessuna alchimia tra i due protagonisti.

Lei è favolosa ed elegante nei suoi look seducenti quasi sempre di seta e perfettamente a suo agio nell’epoca, ha uno sguardo che incanta e allo stesso tempo che indaga.
Brad  sembra un po’ meno convincente nei panni dell’agente segreto innamorato e un po’ sottotono rispetto alle sue consuete perfomance.

Nell’insieme risulta essere un film piacevole con due fantastici attori ma nessun parallelismo con Rick e Ilsa del celebre film CASABLANCA  o con il film  Mr and Mrs Smith dove la passione e la chimica  tra i protagonisti era ben tangibile e più credibile tanto che fu un set galeotto per la chiacchieratissima coppia Pitt e Angelina Jolie.

KissKiss
🌞Sole


giovedì 12 gennaio 2017

L'AMICO E'...

Caro diario,

chi trova un amico trova un tesoro.

Sarà realmente così o è più probabile al giorno d’oggi che con un tesoro troviamo un amico!



E’ una visione pessimistica di questo legame  che ha suscitato da sempre  l’interesse di grandi filosofi, scrittori e poeti  e spesso questo sentimento è  anche il 'protagonista' centrale  di film o di canzoni.

Esisterà davvero o  è solo un termine usato impropriamente per distinguere  meglio   le persone con le quali hai più affinità  e più disposte ad aiutarti in caso di necessità?

Condivido la visione di Aristotele il quale considera l’amicizia una virtù o strettamente collegata con la virtù.
Secondo il grande filosofo greco esistono tre specie di amicizie: di utilità, di piacere e di virtù.
Inutile dire che le amicizie destinate  a rompersi sono quelle di utilità e di piacere perché derivano da un qualche vantaggio reciproco. L’amicizia di virtù, invece, è stabile in quanto fondata sul bene.
Chi  ha un animo buono ama l’amico per se stesso e non per i vantaggi che può ricavarne; è un’amicizia autentica anche se rara e non esclude che sia allo stesso tempo anche utile e piacevole.


Secondo Aristotele le condizioni dell’ amicizia sono:
una sostanziale uguaglianza tra gli amici in quanto troppe differenze di virtù, intelligenza e fortuna non creerebbero un legame positivo,
una intimità del rapporto e la numerosità limitata cioè i veri amici non possono essere numerosi.
‘Coloro che hanno molti amici e che si legano intimamente con tutti quelli che capitano, è comunemente riconosciuto che non sono amici di nessuno.’  (Etica nicomachea)

Aristotele, forse, non approverebbe Facebook.


Inoltre, uno studio americano avrebbe riscontrato che non solo l’amicizia è positiva per il nostro benessere psicologico ma anche perché aiuterebbe a sopportare meglio il dolore perché in grado di liberare le endorfine.
Quindi chi è pigro e non è decisamente portato a fare attività fisica otterrebbe,con un amico, ciò che otterebbe in palestra: una scarica di endorfine senza neppure sudare!


KissKiss

🌞Sole

martedì 10 gennaio 2017

IN-SANITA' ITALIANA


Caro diario, è di questi giorni la notizia-scandalo dell'ospedale di Nola, dove pare che i pazienti giunti in urgenza medica venissero assistiti dai medici del Pronto Soccorso in giacigli improvvisati sul pavimento, non essendoci altra sistemazione adatta a causa dell'alto volume di utenti dei giorni scorsi. 
Immediato è stato il risalto mediatico della vicenda con tanto di foto diffuse sui social e altrettanto zelante è stato l'intervento del Presidente della Regione Campania, De Luca, il quale ha immediatamente sospeso i dirigenti medici colpevoli di cotanta negligenza da meritarsi persino un annunciato possibile licenziamento. 
Inutili sono state le motivazioni presentate dalla direzione sanitaria dell'ospedale, la quale ha giustificato l'accaduto affermando: “meglio in quella condizione che non averli assistiti affatto”.
Sì, insomma, siamo alle solite, se proprio deve pagare qualcuno è meglio che a farlo sia chi si trova in prima linea. In fondo la missione di un medico non è quella di salvare vite ma di non far fare una brutta figura a chi magari ha la vera responsabilità di certi malfunzionamenti. Penso infatti ad esempio, a tutti quegli ospedali da campo improvvisati in luoghi di guerra o di emergenze sanitarie dove medici e infermieri assistono i pazienti in qualsiasi condizione pur di salvare vite. Che vergogna!

Scherzi a parte, anche perché da scherzare c'è ben poco visto che questa è la realtà con la quale ci scontriamo quotidianamente.
Però poi da bravi esperti in polemiche inutili rimaniamo sorpresi se nessuno ha più voglia di prendersi una qualche responsabilità o se per un raffreddore il nostro medico di famiglia ci prescrive una tac e nel referto troviamo scritto: “probabile rinite”. Quasi sempre, anzi, togliamo il quasi, è proprio chi cerca di fare il proprio dovere con gli strumenti che ha a disposizione a rispondere degli errori di altri furbetti che indisturbati e impuniti continuano a procurare danni alla comunità.
A vedere come vanno le cose oggi, Ippocrate, col senno di poi, alla medicina avrebbe probabilmente preferito il giardinaggio.

🌙Luna

giovedì 5 gennaio 2017

INCIVILTA' O IGNORANZA?


Caro diario,

ci sono giorni che è proprio dura trattenersi!


Ogni tanto ho il dubbio di avere addosso qualche calamita che attira sempre le stesse inutili persone.
Questi soggetti fanno parte di un gruppo eterogeneo ma ben definito che io ho classificato come autentici incivili o ignoranti.

 Trovano il loro massimo sfogo sulla strada mentre guidano pensando che il mondo giri attorno a loro e che ogni essere vivente sia ai loro piedi ma non disdegnano altri luoghi dove fare emergere la loro strabordante protervia; è sufficiente un semplice negozio, mezzo pubblico o ufficio pubblico per accorgersi di loro.
Non sempre, però,  hanno bisogno di una platea, anzi, palesano meglio  la loro maleducazione in modo sviscerato se sono inosservati.

Analizzandoli singolarmente possono sembrare comuni individui ma è una loro maschera per ben mimetizzarsi  tra la gente dotata di intelletto e civilizzazione.

È accertato che anche loro si nutrono regolarmente, dormono e lavorano come ogni altro essere vivente ma  i  loro comportamenti sono però indolenti e scorretti e quasi sempre condizionano e inibiscono qualunque attività del prossimo.

Il quesito che uno si pone è: “Sono così al naturale o si sforzano per essere così primitivi?”
Ci sono ancora studi a tal proposito per verificarlo.

Quello che più mi indigna, caro diario, è che la parte corretta e civile dell’umanità è vittima e in balia di queste categorie  di  barbari e dei loro soprusi.
Convinti spesso che nulla potrà cambiare,  gli "educati"  si astengono, alcune volte,  dal protestare perché è innanzitutto pericoloso, poi faticoso e impopolare. L'unica soluzione a questa crescente invasione di arroganti è la collaborazione tra i civili con il supporto delle autorità preposte;
più ci uniremo e impegneremo a condannare  queste inciviltà  e trasgressioni e più speranze avremo che rimangano casi isolati.

“Non cercare la voce nei pesci né la virtù nelle persone male educate"
(Plutarco)

KissKiss

🌞Sole

mercoledì 4 gennaio 2017

ASPETTANDO SANREMO 2017

Teatro Ariston, SanremoCaro diario, è partito il conto alla rovescia per la sessantasettesima edizione del Festival di Sanremo, infatti il 7 febbraio prossimo Carlo Conti riporterà in scena la famosa kermesse canora.

 In gara tra i big troveremo nomi del calibro di Albano, Fiorella Mannoia, Bianca Atzei, Marco Masini, Ron mentre tra i giovani esordienti avremo Valeria Farinacci, Leonardo La Macchia, Leo Stain, Lele, Maldestro, Marianne Mirage, Tommaso Pini, Braschi. 

Lo staff di tecnici e professionisti pare sarà il solito per Conti mentre per sapere chi accompagnerà il presentatore nella conduzione dovremo aspettare la conferenza stampa che si terrá l'11 di gennaio. 

Via Matteotti, Teatro Ariston, SanremoTra gli ospiti attesi la prima sera farà la sua comparsa Tiziano Ferro, tra gli altri nomi Giorgia e Zucchero. Non si sa invece ancora con certezza quale sarà il super ospite internazionale.

Carlo Conti ci promette sorprese, quel che è certo è che come ogni anno sarà accompagnato dalle solite immancabili critiche, dalla curiosità anche dei più snob che ogni anno ripetono il mantra 'io non lo guardo' e sicuramente sarà insaporito da una spolverata di insostituibili polemiche in perfetto stile made in Italy.
Ma se così non fosse non sarebbe Sanremo!


🌙Luna

lunedì 2 gennaio 2017

TRA FINZIONE E REALTA'

Caro diario,

spesso ho la sensazione di vivere rinchiusa in una specie di prigione dorata dove il mondo dei mass media esercita il suo potere incontrollato in modo sempre più invadente nella sfera intima delle persone, dove ci viene proposta una realtà da accettare senza darci la possibilità di pensare e riflettere con la nostra testa.       

La pubblicità onnipresente, per esempio, ci propone quotidianamente il prodotto migliore da utilizzare e questo martellamento continuo nelle nostre teste, giorno dopo giorno, ci priva di qualsiasi possibilità di discernimento.

Ci dicono chi sono i buoni o i cattivi, cosa ci fa bene e cosa ci fa meno bene, cosa indossare e cosa mangiare e il tutto ovviamente senza creare danni alle potenti multinazionali produttori di tali beni che sempre di più guardano ai lori introiti e sempre meno alla qualità e sicurezza di ciò che vendono.



Ci hanno resi pigri nel cercare la verità, non siamo più abituati a ragionare liberamente ma ci limitiamo a seguire la massa convincendoci che sia giusto così.

La televisione ha mercificato ogni cosa: le dispute legali, i tradimenti, i sentimenti, le malattie, le fobie delle persone; hanno ridotto a merce di scambio anche l’evento in assoluto più  importante e intimo della vita cioè il parto e la nascita di un figlio. Ciliegina sulla torta, oggi possiamo guardare in tv, comodamente seduti su un divano, altra gente, comodamente seduta sul divano, che guarda la tv.
Il mondo reale è entrato nella finzione e viceversa e tutto si è poi mescolato. Anche i bambini non rivolgono più i loro interminabili ‘perché?’. Porsi dei quesiti presuppone ricercare risposte e verità e non accontentarsi di ciò che ci viene preparato nel piatto anche se è più comodo e ovvio.

       

La conoscenza è l’unico potere che ci è rimasto perché ci consente di scegliere



Questa situazione mi ricorda tanto il geniale e paradossale film “THE TRUMAN SHOW” (candidato a 3 premi Oscar nel 1999) interpretato da Jim Carrey. 

L’istrionico attore impersona un trentenne che è l’inconsapevole protagonista di un reality show. Tutta la sua vita, dalla nascita alla crescita, è stata ricostruita in modo artificioso a vantaggio esclusivo di un network televisivo che con l’audience e gli sponsor inseriti nel programma manovrano la vita dell’uomo.

Truman vive in questo mondo ovattato senza porsi troppe domande perché è una vita comoda e apparentemente felice ma solo quando inizia a riflettere e ragionare abbandonerà questo falso Eden anche se non avrà più punti di riferimento, preferendo la cruda verità e quindi la libertà, spezzerà le proprie catene proprio come lo schiavo del mito platonico delle caverne.



KissKiss
S🌞le