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domenica 4 febbraio 2018

FESTIVAL DI SANREMO 2018

Caro diario,

mancano ormai pochi giorni all'inizio della sessantottesima edizione del Festival di Sanremo e la città si sta già preparando alla settimana in assoluto più frenetica dell'anno.  

Sul palco del Teatro Ariston di Sanremo si esibiranno 20 artisti Campioni e 8 interpreti per la categoria Nuove Proposte; ospiti e super ospiti internazionali e nazionali, arricchiranno, come ogni anno, queste frenetiche serate.





Una scenografia futuristica è ciò che ha creato per il palco dell'Ariston la talentuosa scenografa italiana Emanuela Trixie Zitowsky: una tavolozza dai mille colori pensata come un auditorium dove il bianco, metafora della purezza dell'arte, dominerà su tutto, in contrasto con il palco nero specchio, sostenuto da elementi scultorei elicoidali che appoggiano come spartiti. 
Due scale laterali, come petali di fiore aperti, introdurranno l'orchestra disposta su due piattaforme. 
Una vera città del futuro dove luci, immagini, architettura e soprattutto musica si incontreranno in una esplosione tecnologica.

La kermesse canora inizierà martedi 6 febbraio e si concluderà sabato 10 febbraio. Claudio Baglioni sarà il direttore artistico e il  conduttore di questa edizione 2018, affiancato dalla spumeggiante Michelle Hunziker e dall'attore Pierfrancesco Favino.

Claudio Baglioni, artista poliedrico con alle spalle una carriera di quasi 50 anni,  ha rivelato che sarà un Festival dove nuove note daranno vita all'anno Zero della musica italiana; un progetto che vedrà infatti la musica e le parole protagoniste assolute di questa manifestazione canora.

Mentre la macchina organizzativa del Festival è in piena fase operativa la Polizia di Stato ha potenziato il dispositivo di sicurezza su tutto il territorio provinciale, con aumento della videosorveglianza e del numero delle pattuglie.
Sarà, quindi, un Festival blindato a tutti gli effetti.





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"Dove le parole falliscono, parla la musica."
(Cit. Andersen)


http://www.rai.it/programmi/sanremo/



KissKiss
🌞Sole



domenica 17 dicembre 2017

NATALE 2017 AL CINEMA

Caro diario,
questi sono alcuni film in programmazione nelle sale cinematografiche nella settimana di Natale:




DICKENS: L'UOMO CHE INVENTO' IL NATALE
Film biografico, commedia - 21/12/2017
Dan Stevens-Christopher Plummer

Natale 1843. Charles Dickens era un semplice scrittore alla ricerca dell'ispirazione per un vero capolavoro.
Tratto da una storia vera.
Questo Natale, come in un sogno, rivivi la magia di "A Christmas Carol".



FERDINAND
Film animazione USA - 21/12/2017

Un toro sensibile dalla natura pacifica che non vuole combattere nella corrida. Riuscirà a tornare a casa sua tra i suoi adorati fiori?






WONDER
Film drammatico - 21/12/2017
Julia Roberts-Owen Wilson

Storia del piccolo Auggie che per una rara malattia ha subito 27 operazioni che non gli hanno, però, assicurato un aspetto normale. Dovrà affrontare per la prima volta compagni e insegnanti sfruttando soltanto il suo coraggio, la sua travolgente gentilezza e l'immensa intelligenza.

Se non ti piace quello che vedi, cambia il tuo modo di guardare.
Se sei nato per emergere non puoi nasconderti.




THE GREATEST SHOWMAN
Film biografico, musicale - 25/12/2017
Hugh Jackman-Rebecca Ferguson-Michelle Williams-Zac Efron

Una grande storia d'amore.
Un palco con persone di ogni tipo mai viste prima. Un rivoluzionario progetto di un enorme circo a tre piste con quattro palcoscenici, ventimila posti a sedere e un sontuoso spettacolo.
Un grande musical che vedrà i compositori delle canzoni scritte per La La Land replicare forse il successo degli Oscar 2017.
Da una storia vera.




COCO
Film animazione DISNEY - 28/12/2017

In ogni famiglia c'è sempre una pecora nera. L'incredibile avventura, al di là di ogni immaginazione, del dodicenne Miguel cui è proibito far musica a causa di una vecchia maledizione dei suoi antenati. Il divieto però non riuscirà a tenere il ragazzo lontano dai preparativi per la festività messicana del Giorno dei Morti.





COME UN GATTO IN TANGENZIALE
Film commedia - 28/12/2017
Paola Cortellesi-Antonio Albanese-Claudio Amendola

Due ragazzi romani si fidanzano obbligando così i rispettivi genitori a incontrarsi: due realtà completamente diverse che si scontrano, una famiglia raffinata e intellettuale da una parte e una famiglia coatta della periferia di Roma dall'altra.





NAPOLI VELATA
Film thriller - 28/12/2017
Giovanna Mezzogiorno-Alessandro Borghi

Un amore travolgente e un delitto violento sullo sfondo della magica e sensuale Napoli.





KissKiss
🌞Sole



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giovedì 30 novembre 2017

UNO SGUARDO AL PASSATO #3 - Il potere e la magia di un film - I MIEI INDIMENTICABILI

Caro diario,
come non menzionare tra i miei INDIMENTICABILI la commedia sentimentale A PIEDI NUDI NEL PARCO diretta dal regista statunitense Gene Saks e basata su un'opera teatrale del drammaturgo Neil Simon.

E' una stupenda pellicola del 1967 interpretata da una straordinaria e solare Jane Fonda e dal bellissimo e pacato Robert Redford.

E' una commedia vivace e divertente che vede una giovane coppia, caratterialmente male assortita, di bellissimi neo sposi alle prese con i primi dissapori coniugali.


Lei è Corie, una sexy e appassionata sposina dal carattere estremamente esuberante, dotata di uno spiccato entusiasmo e una intensa e invidiabile voglia di vivere in antitesi con il marito Paul, impettito e brillante avvocato dal temperamento estremamente rigoroso che ostenta serietà e gravità.

Come riuscire a combinare un buon matrimonio con questi presupposti?

E' qui che interviene la saggia e tradizionalista madre di Corie interpretata magnificamente da Mildred Natwick che per questo film ricevette una nomination all' Oscar 1968 come migliore attrice non protagonista per il personaggio di Ethel. 

"Non devi fare altro che rinunciare, per lui, a un po' di te stessa. Abbi cura di lui, fallo sentire importante.
Se ci riesci avrete un matrimonio felice e meraviglioso come il 10% delle coppie." 

Questo è il consiglio che Ethel dà alla figlia nella parte del film più intensa e profonda, quando Corie ha messo ormai fine al suo matrimonio, cacciando il marito dal suo mini talamo nuziale, in seguito ad una brutta litigata. 



Vedere la madre, molto tradizionalista, entrare in perfetta sintonia con il suo eccentrico e stravagante vicino di casa,  nonostante l'estremo rigore morale, la farà riflettere sul suo matrimonio, sulle sue aspettative di coppia disilluse e su come il marito sia sempre stato accondiscendente e si sia sempre adattato alle sue stramberie.

Capirà che è stata proprio l'indole equilibrata di Paul e la sua affidabilità ad averla affascinata e conquistata. 


Il resto del film è ricco di divertenti gag, dialoghi travolgenti e frasi memorabili che impreziosiscono questa pellicola rendendola un autentico gioiello del passato che ad oggi è più attuale che mai.












KissKiss


🌞Sole

  

giovedì 23 novembre 2017

LA SIGNORA DELLO ZOO DI VARSAVIA


Caro diario,
il 16 novembre scorso è uscito nelle sale cinematografiche il film drammatico LA SIGNORA DELLO ZOO DI VARSAVIA, diretto dalla regista e sceneggiatrice neozelandese Niki Caro e tratto dal best seller internazionale della scrittrice e poetessa americana Diane Ackerman.






Varsavia - estate 1939

Antonina (Jessica Chastain) e Jan Zabinski (Johan Heldenbergh) sono gli amorevoli direttori dello zoo di Varsavia dove custodiscono, con estrema passione e cura, animali delle specie più belle ed esotiche.


Il primo di settembre dello stesso anno i tedeschi iniziano a bombardare la capitale e anche lo zoo viene ridotto ad un cumulo di macerie dando inizio così all'invasione nazista in tutta la Polonia.


Numerosi animali vengono spietatamente uccisi dai soldati tedeschi, mentre quelli più rari vengono trasferiti in un altro zoo in Germania. 





E' l'inizio di quello che diventerà il più grande, sconcertante e vergognoso sacrificio di vite umane che la Storia ricordi.




Il film porta alla luce un ritratto di una dignitosa e garbata famiglia, realmente esistita, che, grazie allo straordinario coraggio e umanità, è riuscita a salvare circa 300 ebrei nascondendoli nei sotterranei  dello zoo mascherato da allevamento di maiali.

Alcuni ospiti rimasero nascosti per anni, altri solo poche notti.
Riuscirono a sopravvivere quasi tutti tranne due donne che furono uccise dai nazisti dopo il loro trasferimento in una pensione a Varsavia.

Due decenni dopo la fine della II Guerra Mondiale, Yad Vashem, l'Ente nazionale israeliano per la Memoria della Shoah, assegnò ai coniugi Zabinski il titolo di "Giusti fra le Nazioni",  una grande onorificenza e un simbolo importante ed universale per onorare grandi persone che disinteressatamente salvarono numerosi ebrei durante la Shoah, rischiando la loro libertà e la stessa vita per ragioni umanitarie.

E' una pellicola straordinaria e intensa che per le vicende e tematiche trattate è difficile da guardare senza provare una stretta allo stomaco per tutta la durata del film, anche se i fatti sono trattati con estrema delicatezza e grande sensibilità senza mai cadere negli eccessi del banale melodramma.


Alcune scene possono apparire molto crude e impegnative
ma è la storia in sè che è agghiacciante e la narrazione viene resa così brutalmente realistica ma con un messaggio di fondo speranzoso e positivo.



Grande capacità interpretativa di tutto il cast di attori che ha impreziosito questo toccante e duro racconto e come non sottolineare l'eleganza e la semplicità della talentuosa Chastain che ha dato con il suo personaggio, fulcro della storia, il giusto equilibrio al film: da un lato la sua dolcezza e abnegazione in antitesi con l'iniquità e l'efferatezza dei soldati tedeschi.


Questo film è una dolorosa testimonianza che ha l'obiettivo di commemorare non solo le vittime di un genocidio ma tutti coloro che sono meritevoli di ricordo.
Questo proposito non si esaurisce con l'atto cognitivo del ricordo ma deve essere 'memoria' da preservare e tramandare alle generazioni future.















KissKiss
🌞Sole



giovedì 16 novembre 2017

WHAT PART OF NO, DON'T YOU UNDERSTAND?

25 novembre 2017
Giornata Internazionale contro la Violenza sulle Donne.

Caro diario,
c'è una cosa che aborro con tutta me stessa ed è l'ignoranza in tutte le sue forme.
Ti puoi preparare fisicamente e psicologicamente a relazionarti con individui dall'indole cattiva ma con le persone ignoranti dalla mentalità ristretta e privi di ogni umana compassione non c'è storia, non c'è nessuna possibilità di dialogo.

"Di tutte le bestie selvagge, l'ignoranza è la più difficile da trattare" (Platone)


Le ultime vicende di cronaca  hanno visto attrici o modelle denunciare episodi di violenza perpetrati in passato da registi/produttori, o chi per loro, scatenando reazioni a effetto domino e un polverone mediatico notevole.

Quello che è raccapricciante per una donna, e immagino ancora di più per una donna che ha subito violenza, è di venire malevolmente giudicata soprattutto da altre donne che, per sensibilità, emotività e percettibilità, dovrebbero comprendere meglio ed essere umanamente più indulgenti, se non altro per solidarietà femminile.

Solo una donna può capire cosa vuol dire subire apprezzamenti volgari e pesanti da sconosciuti, palpeggiamenti o toccatine, essere velatamente discriminata in quanto donna e non avere i dovuti riconoscimenti in ambito lavorativo e se al contrario si riesce a far carriera, per alcuni rosiconi non sarà mai per meritocrazia. 
Queste sono già situazioni gravi e, ad oggi, ancora troppo sottovalutate, ma essere picchiata o stuprata è drammaticamente più avvilente e ignobile.


E' veramente inaccettabile leggere o sentire commenti mortificanti e meschini rivolti alle vittime di violenza e, ancora di più, da donne ottuse che invece di fare fronte comune e, UNITE combattere qualsiasi forma di sopraffazione, puntano il dito sulle persone sbagliate:


 "Se l'è cercata, non doveva girare in minigonna"  
"Non doveva accettare un passaggio in auto da estranei" 
 "Perchè hanno denunciato gli stupri solo ora?"
"Perchè non è scappata?"
"Tanto era una prostituta, era a conoscenza dei rischi a cui andava incontro."

Detesto chi si erge a giudice sputando stupide sentenze,  perdendo di vista il reato e soprattutto chi lo ha commesso.

Detesto la mediocrità e il pressappochismo.

Perchè molti dimenticano che è il COLPEVOLE che va punito e non la vittima? 


Solo la GIUSTIZIA può fare luce sulle vicende e sulle singole situazioni, tutti gli altri è meglio che tacciano.





I dati rilasciati dall'Istat (anno 2014) sulla percentuale di donne che hanno subito violenze, dentro e fuori la famiglia, sono allarmanti: 6milioni 788mila donne (16-70enni) hanno subito nel corso della propria vita una qualche forma di violenza fisica o sessuale. 


Il livello di omertà è elevatissimo, il 33% delle vittime sceglie di
tacere perchè oltre al lungo calvario fisico, emotivo e sessuale dovrà subire anche l'ennesima umiliazione degli sguardi curiosi e giudicanti degli ignoranti sopra citati.



Una violenza non si esaurisce mai completamente nella mente di una vittima che rivivrà sempre il sopruso. E' una ferita profonda che in molti casi non si rimarginerà mai e che condizionerà la sua vita e quella delle persone vicine. Ricordiamocelo prima di giudicare!






KissKiss
🌞Sole

venerdì 10 novembre 2017

PALETTE SOPH X - MAKEUP REVOLUTION LONDON

Caro diario,

questa è la seconda palette acquistata qualche settimana fa sul sito inglese TAM BEAUTY.

1a PALETTE : http://ildiariosegretodi.blogspot.it/2017/11/i-heart-makeup-palette-chocolate-rose.html

Questa meraviglia è la SOPH X di MAKEUP REVOLUTION LONDON pagata Euro 12,50.





24 ombretti in tutto, 14 sono matte e 10 sono shimmer.
Una varietà incredibile di colori per creare innumerevoli look.

I colori sono per la maggior parte scriventi e quasi per niente polverosi. 

I colori che ho trovato poco scriventi sono nella prima fila (PANCAKES-ICED COFFEE-CUPPA TEA), tutti e tre matte.
Non sono proprio inesistenti ma bisogna fare più strati per avere un colore soddisfacente. 
Il viola della 2a fila (MIXED BERRIES) è straordinario.

E' una palette fantastica con un perfetto mix di colori, dagli aranciati ai rosati, dall'oro al bronzo, dai colori caldi ai colori freddi, dai colori chiari ai colori scuri; una palette curata nei minimi dettagli, veramente completa.


1a fila:
PENGUIN
PANCAKES
FAIRY LIGHTS
PINK CHAMPAGNE
ICED COFFEE
CUPPA TEA






2a fila:
GROW OLD
SPARKS FLY
SMOKEY BRONZE
MIXED BERRIES
TIRAMISU
PEACHES






3a fila:
CLOUDBERRY
PUMPKIN
PINE TREE
PETROL
PUG
DANGER





4a fila:
STRAWBERRY SWEETS
FESTIVE FLAME
COPPER COIN
MUG CAKE
ROSEWOOD
NIGHTMARE









KissKiss
🌞Sole




domenica 5 novembre 2017

GIFTED - IL DONO DEL TALENTO

Caro diario,
il primo novembre scorso è uscito nelle sale cinematografiche il film drammatico GIFTED - IL DONO DEL TALENTO diretto dal regista statunitense Marc Webb.

Mary Adler (McKenna Grace, 11anni) è una bambina di 7 anni che la madre, celebre matematica, poco più di sei anni prima ha affidato al fratello Frank (Chris Evans), prima di suicidarsi.




La bambina è stata amorevolmente
cresciuta ed educata dallo zio, giorno dopo giorno; una vita semplice ma serena e normale, fino al giorno in cui Frank decide di farle frequentare la scuola elementare per farla interagire con i bambini della sua età. 

Maestra e preside dell'istituto si accorgono ben presto delle potenzialità intellettive della bambina e della loro impossibilità a garantirle un adeguato piano di studi e le offrono così la possibilità, attraverso una borsa di studio, di seguire corsi specifici presso un'accademia prestigiosa per bambini prodigio.

Frank rifiuta di traumatizzare la nipote spostandola in quella scuola. 
L'unica cosa che desidera per lei è garantirle un'infanzia normale e spensierata.

Vorrebbe vederla giocare e ridere con i coetanei invece di pensarla rinchiusa in qualche aula a risolvere equazioni complesse per tutta la sua vita.


Ecco che ritorna nelle loro esistenze, Evelyn (Lindsay Duncan), nonna  materna della bambina e mamma dittatrice e ingombrante di Frank, che intravede per la nipote un futuro molto promettente.  
Nonostante Evelyn  accusi il figlio di tarpare le ali alla piccola, Frank resta fermo sulla sua posizione ritrovandosi così in Tribunale a combattere per non perdere l'affido della nipote.

Per le vicende trattate e per il soggetto della storia ero sicura che questo film mi avrebbe fatto piangere ed emozionare oltremisura,  tanto da assicurarmi, preventivamente, kleenex sufficienti per tutti i 100 minuti del film che, invece, sono rimasti inspiegabilmente inutilizzati.
Neppure le scene più commoventi e l'interpretazione del gatto monoculare incompreso e abbandonato sono riusciti a coinvolgermi come pensavo, nonostante le doti interpretative di tutti gli attori e la simpatia del felino Fred.

Il film si è mantenuto delicatamente e perfettamente in equilibrio tra dramma e commedia, senza eccessi emotivi con l'obiettivo di intenerire forzatamente lo spettatore; ha dato maggior spazio, invece, ai complessi contrasti all'interno della famiglia e al dilemma di come crescere i bambini dotati di intelligenza straordinaria.

Avrei preferito, al contrario, un'esplorazione più profonda dell'intimo dei protagonisti, un viaggio più incentrato sul loro essere, su come la tragedia vissuta ha profondamente influenzato le loro esistenze portando, per esempio, lo stesso Frank a trasferirsi in un'altra città e ad abbandonare per sempre l'insegnamento della filosofia.

Tutto mi è sembrato solo brevemente accennato; ogni cosa diventa plausibile soltanto perchè sono gli stessi attori che da copione illustrano i loro sentimenti e comportamenti, nulla viene lasciato alla libera interpretazione.

E' un film piacevole e godibile con un cast di validi attori.
E' evidente, da inizio film, la buona alchimia tra Evans e la giovane attrice; le tematiche, anche se non originali, sono state trattate con estrema finezza e dolcezza ma, nonostante tutto, Gifted non è riuscito a conquistarmi completamente, le aspettative erano forse troppo alte.












KissKiss
🌞Sole