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domenica 5 novembre 2017

GIFTED - IL DONO DEL TALENTO

Caro diario,
il primo novembre scorso è uscito nelle sale cinematografiche il film drammatico GIFTED - IL DONO DEL TALENTO diretto dal regista statunitense Marc Webb.

Mary Adler (McKenna Grace, 11anni) è una bambina di 7 anni che la madre, celebre matematica, poco più di sei anni prima ha affidato al fratello Frank (Chris Evans), prima di suicidarsi.




La bambina è stata amorevolmente
cresciuta ed educata dallo zio, giorno dopo giorno; una vita semplice ma serena e normale, fino al giorno in cui Frank decide di farle frequentare la scuola elementare per farla interagire con i bambini della sua età. 

Maestra e preside dell'istituto si accorgono ben presto delle potenzialità intellettive della bambina e della loro impossibilità a garantirle un adeguato piano di studi e le offrono così la possibilità, attraverso una borsa di studio, di seguire corsi specifici presso un'accademia prestigiosa per bambini prodigio.

Frank rifiuta di traumatizzare la nipote spostandola in quella scuola. 
L'unica cosa che desidera per lei è garantirle un'infanzia normale e spensierata.

Vorrebbe vederla giocare e ridere con i coetanei invece di pensarla rinchiusa in qualche aula a risolvere equazioni complesse per tutta la sua vita.


Ecco che ritorna nelle loro esistenze, Evelyn (Lindsay Duncan), nonna  materna della bambina e mamma dittatrice e ingombrante di Frank, che intravede per la nipote un futuro molto promettente.  
Nonostante Evelyn  accusi il figlio di tarpare le ali alla piccola, Frank resta fermo sulla sua posizione ritrovandosi così in Tribunale a combattere per non perdere l'affido della nipote.

Per le vicende trattate e per il soggetto della storia ero sicura che questo film mi avrebbe fatto piangere ed emozionare oltremisura,  tanto da assicurarmi, preventivamente, kleenex sufficienti per tutti i 100 minuti del film che, invece, sono rimasti inspiegabilmente inutilizzati.
Neppure le scene più commoventi e l'interpretazione del gatto monoculare incompreso e abbandonato sono riusciti a coinvolgermi come pensavo, nonostante le doti interpretative di tutti gli attori e la simpatia del felino Fred.

Il film si è mantenuto delicatamente e perfettamente in equilibrio tra dramma e commedia, senza eccessi emotivi con l'obiettivo di intenerire forzatamente lo spettatore; ha dato maggior spazio, invece, ai complessi contrasti all'interno della famiglia e al dilemma di come crescere i bambini dotati di intelligenza straordinaria.

Avrei preferito, al contrario, un'esplorazione più profonda dell'intimo dei protagonisti, un viaggio più incentrato sul loro essere, su come la tragedia vissuta ha profondamente influenzato le loro esistenze portando, per esempio, lo stesso Frank a trasferirsi in un'altra città e ad abbandonare per sempre l'insegnamento della filosofia.

Tutto mi è sembrato solo brevemente accennato; ogni cosa diventa plausibile soltanto perchè sono gli stessi attori che da copione illustrano i loro sentimenti e comportamenti, nulla viene lasciato alla libera interpretazione.

E' un film piacevole e godibile con un cast di validi attori.
E' evidente, da inizio film, la buona alchimia tra Evans e la giovane attrice; le tematiche, anche se non originali, sono state trattate con estrema finezza e dolcezza ma, nonostante tutto, Gifted non è riuscito a conquistarmi completamente, le aspettative erano forse troppo alte.












KissKiss
🌞Sole







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