Caro diario,
il 20 aprile
scorso è uscito nelle sale cinematografiche il film drammatico BOSTON – CACCIA ALL’UOMO
diretto dal regista americano Peter Berg.
E’ la storia
vera sull’attentato avvenuto lunedì 15 aprile 2013 durante la 117°
edizione della maratona di Boston, la più antica e celebre maratona degli Stati
Uniti. Ci furono due esplosioni che
causarono la morte di 3 persone e 264 feriti; un agente di polizia fu ucciso
alcune ore dopo per mano degli stessi attentatori.

Circa 100
ore dopo l’attentato, le forze dell’ordine riescono finalmente ad arrestare uno
dei due attentatori, il diciannovenne
Dzhokhar Tsarnaev, di origine cecena,
mentre suo fratello rimane ucciso poche ore prima, durante una
sparatoria mentre, entrambi, tentavano di scappare con l’obiettivo di compiere un
altro attentato a New York.
Il
terrorista sopravvissuto è tutt’ora nella prigione federale in attesa del
processo d’appello. Gli sono stati imputati oltre trenta capi d’accusa ed è
condannato a morte per iniezione letale. I suoi tre compagni dell’università
sono stati arrestati con l’accusa di aver ostacolato le indagini.
Le forze
dell’ordine continuano a cercare informazioni su un possibile coinvolgimento, nell’attentato alla maratona, della compagna americana del terrorista ucciso, Katherine Russell.
Il film
mette a fuoco le vicende reali di alcune persone che si troveranno coinvolte
in questo terribile giorno. Tanti volti e tante storie che si intrecciano e si
incastrano tra loro, ognuna con un proprio vissuto e un futuro che sarà stravolto
da un ignobile e grave atto di terrorismo che però il regista non riesce ad
approfondire nell’intimo; è più una
cronaca, un riportare dei fatti, un
resoconto impersonale che tenta superficialmente di dare spessore alle vittime ma
che sfrutta molto e bene l’aspetto
tecnico e scenico della tragedia che più ‘aggancia’ e sensibilizza il pubblico, penalizzando
però la parte introspettiva.
Percepito
più come un approfondito e circostanziato documentario dove le ricostruzioni
dei fatti sono alternate dai filmati reali per coinvolgere e rendere maggiormente
reattivo lo spettatore.
Dopo l’attentato nel film si avverte molto lo spirito patriottico di tutta la città con la sua
umanità, la sua resilienza e forza, soprattutto quando l’intera Boston viene
isolata per permettere alla polizia di rintracciare, casa per casa, gli
attentatori.
Il regista
tende a sottolineare più volte questo senso di fratellanza e fierezza che contraddistingue
gli Americani che, anche nelle vicende più drammatiche, si uniscono e non si
lasciano piegare da niente e da nessuno.
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Mark Wahlberg |
Va riconosciuto
a Berg il merito di riportare, alla memoria di tutti, questo vile atto criminoso, ricordando le vittime e i tanti feriti, di omaggiare la città di Boston
per il coraggio, l’energia e la collaborazione dimostrata, ma anche di evidenziare l’abilità delle
forze dell’ordine che hanno portato a termine in breve tempo una difficile
indagine per assegnare alla giustizia i colpevoli.
La pellicola
infatti si conclude nello stadio con la squadra dei Red Sox che indossano la
maglietta con sopra la scritta Boston e con la sfilata dei vari eroi coinvolti nella
più organizzata e meticolosa caccia all’uomo:
Thomas Menino, sindaco di Boston, (Vincent Curatola)
Deval Patrick, Governatore del
Massachussetts, (Michael Beach)
Ed Davis, commissario di Polizia di Boston, (John Goodman)
l’intero
dipartimento di polizia di Boston,
Ed Deveau, capo della Polizia di Watertown,
Rick Deslauriers, agente speciale FBI in carica, (Kevin Bacon)
Billy Evans, sovrintendente
della Polizia di Boston (James Colby).
Il film è
dedicato a tutti i feriti, ai primi
soccorritori, a tutto il personale medico e a tutte le forze dell’ordine che
dimostrarono coraggio, comprensione e dedizione durante il tragico evento.
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parte del cast |
KissKiss
🌞Sole
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