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lunedì 15 maggio 2017

INSOSPETTABILI SOSPETTI

Non è mai troppo tardi per regolare i conti

Caro diario,
il 4 maggio scorso è uscito nelle sale cinematografiche la commedia INSOSPETTABILI SOSPETTI diretta dal regista e sceneggiatore americano Zach Braff.

E’ la storia di tre simpatici ottantenni, Willie (Morgan Freeman), Joe (Michael Caine) e Albert (Alan Arkin), amici di vecchia data, che trascorrono la loro tranquilla e ripetitiva quotidianità sempre insieme, oziando seduti su una panchina al parco ad osservare i piccioni, alla solita tavola calda tra una battuta e una lamentela o
al circolo della bocciofila insieme ad altri anziani. 

Un giorno scoprono che la Società, presso la quale hanno lavorato tutta una vita, ha congelato le loro pensioni in quanto non più obbligati legalmente e fiscalmente nei loro confronti, in seguito ad una fusione e trasferimento della produzione nel Vietnam; si ritrovano, così, di punto in bianco a pensare a come sbarcare il lunario, ognuno con i propri problemi da dover affrontare.
Disperati, decidono, come unica scappatoia, di organizzare una rapina nella banca che gestisce proprio il fondo delle loro pensioni e di rubare esclusivamente quello che è stato tolto loro ingiustamente, elargendo l'eventuale bottino eccedente in beneficenza.


Ecco che inizia per i tre simpatici amici, avvezzi a giornate tutte uguali e monotone, un'avventura davvero eccitante e surreale. Saranno completamente affaccendati nell'ideare il piano perfetto, ben elaborato e minuzioso, per mettere a segno un furto da veri professionisti.

Ci troviamo sempre più spesso di fronte a film rivisitati con la sensazione che non ci siano più idee originali per sceneggiature di rilievo; infatti questa storia è un remake del film “Vivere alla grande” del 1979 diretto da Martin Brest, anche se Braff lo ha rivisitato in maniera edulcorata rispetto all’originale che aveva un finale un po’ drammatico, per conferire alla pellicola un senso di  leggerezza e ottimismo.

Le problematiche vissute dai protagonisti rappresentano la realtà amara dei nostri giorni, dove i nemici sono le multinazionali e le banche che stabiliscono rigide regole da seguire senza porsi scrupoli e remore.

Il ritmo del film è discontinuo: la prima parte, dove scopriamo scorci del loro tram tram quotidiano è un po’ lenta, mentre la fase dei preparativi della rapina è più frizzante, veloce ed esilarante.

Inutile sottolineare che i protagonisti sono tre attori straordinari, delle vere leggende viventi, che riescono a dare vita ad un film che poteva risultare ordinario e prevedibile rendendolo una commedia piacevolmente divertente, con dialoghi vivaci e brillanti e battute sempre argute.

Troviamo un fantastico ed elegante Caine, strafottente ma con classe e mente della banda,  il pessimismo e i mugugni di Arkin, la dolcezza e la tranquillità di Freeman che dà il giusto equilibrio alla singolare gang.
Ricordano vagamente la buffa, genuina e strampalata squadra de “I soliti ignoti”, il caper movie di Mario Monicelli, con una visione rosea alla Robin Hood dei nostri giorni.

Le innumerevoli tematiche sono trattate con delicatezza ma in modo sincero e schietto, dalle problematiche dei pensionati all’amicizia profonda e duratura, dal declino della giustizia e della morale al senso di solidarietà, dalla perdita della libertà al valore della dignità, dalle battute ciniche sulla morte alla saggezza, alla figura amorevole e sicura dei nonni, doni speciali da custodire.







KissKiss
🌞Sole

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