Caro diario,
spesso ho la sensazione di vivere rinchiusa in una specie di prigione dorata dove il mondo dei mass media esercita il suo potere incontrollato in modo sempre più invadente nella sfera intima delle persone, dove ci viene proposta una realtà da accettare senza darci la possibilità di pensare e riflettere con la nostra testa.
La pubblicità
onnipresente, per esempio, ci propone quotidianamente il prodotto migliore da
utilizzare e questo martellamento continuo nelle nostre teste, giorno dopo giorno,
ci priva di qualsiasi possibilità di discernimento.
Ci dicono chi
sono i buoni o i cattivi, cosa ci fa bene e cosa ci fa meno bene, cosa indossare
e cosa mangiare e il tutto ovviamente senza creare danni alle potenti
multinazionali produttori di tali beni che sempre di più guardano ai lori
introiti e sempre meno alla qualità e sicurezza di ciò che vendono.
Ci hanno resi pigri nel cercare la verità, non siamo più abituati a ragionare liberamente ma ci limitiamo a seguire la massa convincendoci che sia giusto così.
La
televisione ha mercificato ogni cosa: le dispute legali, i tradimenti, i
sentimenti, le malattie, le fobie delle persone; hanno ridotto a merce di
scambio anche l’evento in assoluto più
importante e intimo della vita cioè il parto e la nascita di un figlio. Ciliegina
sulla torta, oggi possiamo guardare in tv, comodamente seduti su un divano,
altra gente, comodamente seduta sul divano, che guarda la tv.
Il mondo
reale è entrato nella finzione e viceversa e tutto si è poi mescolato. Anche i
bambini non rivolgono più i loro interminabili ‘perché?’. Porsi dei quesiti
presuppone ricercare risposte e verità e non accontentarsi di ciò che ci viene
preparato nel piatto anche se è più comodo e ovvio.
La conoscenza
è l’unico potere che ci è rimasto perché ci consente di scegliere
Questa situazione
mi ricorda tanto il geniale e paradossale film “THE TRUMAN SHOW” (candidato a 3
premi Oscar nel 1999) interpretato da Jim Carrey.
L’istrionico attore impersona
un trentenne che è l’inconsapevole protagonista di un reality show. Tutta la
sua vita, dalla nascita alla crescita, è stata ricostruita in modo artificioso
a vantaggio esclusivo di un network televisivo che con l’audience e gli sponsor
inseriti nel programma manovrano la vita dell’uomo.
Truman vive
in questo mondo ovattato senza porsi troppe domande perché è una vita comoda e
apparentemente felice ma solo quando inizia a riflettere e ragionare
abbandonerà questo falso Eden anche se non avrà più punti di riferimento, preferendo
la cruda verità e quindi la libertà, spezzerà le proprie catene proprio come lo
schiavo del mito platonico delle caverne.
KissKiss
S🌞le
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