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lunedì 2 gennaio 2017

TRA FINZIONE E REALTA'

Caro diario,

spesso ho la sensazione di vivere rinchiusa in una specie di prigione dorata dove il mondo dei mass media esercita il suo potere incontrollato in modo sempre più invadente nella sfera intima delle persone, dove ci viene proposta una realtà da accettare senza darci la possibilità di pensare e riflettere con la nostra testa.       

La pubblicità onnipresente, per esempio, ci propone quotidianamente il prodotto migliore da utilizzare e questo martellamento continuo nelle nostre teste, giorno dopo giorno, ci priva di qualsiasi possibilità di discernimento.

Ci dicono chi sono i buoni o i cattivi, cosa ci fa bene e cosa ci fa meno bene, cosa indossare e cosa mangiare e il tutto ovviamente senza creare danni alle potenti multinazionali produttori di tali beni che sempre di più guardano ai lori introiti e sempre meno alla qualità e sicurezza di ciò che vendono.



Ci hanno resi pigri nel cercare la verità, non siamo più abituati a ragionare liberamente ma ci limitiamo a seguire la massa convincendoci che sia giusto così.

La televisione ha mercificato ogni cosa: le dispute legali, i tradimenti, i sentimenti, le malattie, le fobie delle persone; hanno ridotto a merce di scambio anche l’evento in assoluto più  importante e intimo della vita cioè il parto e la nascita di un figlio. Ciliegina sulla torta, oggi possiamo guardare in tv, comodamente seduti su un divano, altra gente, comodamente seduta sul divano, che guarda la tv.
Il mondo reale è entrato nella finzione e viceversa e tutto si è poi mescolato. Anche i bambini non rivolgono più i loro interminabili ‘perché?’. Porsi dei quesiti presuppone ricercare risposte e verità e non accontentarsi di ciò che ci viene preparato nel piatto anche se è più comodo e ovvio.

       

La conoscenza è l’unico potere che ci è rimasto perché ci consente di scegliere



Questa situazione mi ricorda tanto il geniale e paradossale film “THE TRUMAN SHOW” (candidato a 3 premi Oscar nel 1999) interpretato da Jim Carrey. 

L’istrionico attore impersona un trentenne che è l’inconsapevole protagonista di un reality show. Tutta la sua vita, dalla nascita alla crescita, è stata ricostruita in modo artificioso a vantaggio esclusivo di un network televisivo che con l’audience e gli sponsor inseriti nel programma manovrano la vita dell’uomo.

Truman vive in questo mondo ovattato senza porsi troppe domande perché è una vita comoda e apparentemente felice ma solo quando inizia a riflettere e ragionare abbandonerà questo falso Eden anche se non avrà più punti di riferimento, preferendo la cruda verità e quindi la libertà, spezzerà le proprie catene proprio come lo schiavo del mito platonico delle caverne.



KissKiss
S🌞le

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