PROVA A SOPRAVVIVERE
Caro diario,
il 23 marzo
scorso è uscito nelle sale cinematografiche l’atteso film di fantascienza LIFE-NON OLTREPASSARE IL LIMITE diretto dal regista, sceneggiatore e produttore
cinematografico svedese Daniel Espinosa.
Lo
ricordiamo anche per la regia del suo primo film in lingua inglese nel 2012: SAFE HOUSE con Denzel Washington e Ryan
Reynolds.
L’ambientazione
di questa pellicola è lo Spazio o meglio la Stazione Spaziale Internazionale.
I
protagonisti sono sei scienziati:
la dott.ssa Miranda North, interpretata da Rebecca Ferguson, (centro
controllo malattie), il comandante della missione Ekaterina Golovkina,
interpretata da Olga Dihovichnaya, Rory Adams, interpretato da Ryan Reynolds (ingegnere di volo),
dott. David Jordan, interpretato da Jake Gyllenhaal (medico ufficiale dell'equipaggio), Sho Murakami, interpretato da Hiroyuki Sanada (ingegnere di sistemi) e il biologo dott. Hugh Derry, interpretato da Ariyon Bakare.
dott. David Jordan, interpretato da Jake Gyllenhaal (medico ufficiale dell'equipaggio), Sho Murakami, interpretato da Hiroyuki Sanada (ingegnere di sistemi) e il biologo dott. Hugh Derry, interpretato da Ariyon Bakare.
Dopo otto mesi
la capsula Pilgrim, con i suoi campioni di suolo marziano, è di ritorno da Marte.
In questi ultimi mesi lo scopo della loro missione è stata quella di prepararsi
all’arrivo di questi campioni. E’ il primo modulo della storia a ritornare dal Pianeta
Rosso e può rappresentare una scoperta incredibile.
Essendo la capsula danneggiata ha deviato
dalla rotta e quindi, per salvarla, Rory dovrà uscire dalla stazione esponendosi ad un grande rischio e fermare
la sonda con un braccio meccanico. Tutto va per il meglio e i campioni sono
sani e salvi e pronti per essere analizzati.
Il biologo
dott. Hugh, modificando l’atmosfera, riesce a rianimare un organismo dormiente che
reagisce agli stimoli. Questo "essere", battezzato poi con il nome di Calvin, si
evolve e cresce rapidamente.
Quando
Calvin torna
dormiente, a causa di uno

Il film
inizia con un lungo piano sequenza che rende perfettamente realistica
l’ambientazione della stazione orbitante, in assenza di gravità, con i suoi
spazi ristretti e il senso di claustrofobia; il regista stesso, in un’intervista, rivela di
aver impiegato un intero mese solo per girare la scena iniziale.
La pellicola
sembra divisa in due parti: la prima parte più lenta e normale dove risaltano le
menti brillanti degli scienziati con le loro particolari competenze, si è coinvolti
dal punto di vista percettivo e lo spettatore sembra quasi catturato a bordo, soprattutto
durante l’esperimento nel laboratorio grazie alle inquadrature.
Nella seconda parte il polipo gelatinoso
diventa l’indiscusso protagonista; prende la scena e rende il ritmo incalzante e
adrenalinico creando suspense, angoscia e disgusto.
Alcune scene hanno toni
troppo splatter, non si è più coinvolti all’interno dell’astronave ma si
diventa spettatori impotenti.
Gli
scienziati non sono più le menti brillanti che hanno lasciato intendere all’inizio,
sono spesso presi dal panico, non hanno mai la situazione sotto controllo, commettono
una sequenza assurda di errori che da professionisti e studiosi esperti non ci
si aspetta di certo; soprattutto dopo otto mesi trascorsi a prepararsi per questa importante conquista scientifica che potrebbe cambiare l’esistenza
dell’umanità: prima prova incontrovertibile della vita oltre la Terra.
Alcune scene
sono un po' forzate con l’unico scopo di rendere più angosciante e problematica
la situazione, molte altre non si comprendono perfettamente e, senza
spoilerare eccessivamente, non mi è sembrata una strategia vincente far uscire di
scena precocemente uno degli attori principali.
Il finale 'con sorpresa' potrebbe far pensare ad un probabile sequel.
Il finale 'con sorpresa' potrebbe far pensare ad un probabile sequel.
Il film non
ha nulla di originale perché porta alla memoria altri lungometraggi del genere horror
fantascientifico tra cui l’indimenticabile capolavoro di Ridley Scott "ALIEN" capostipite di una serie
di fruttuosi film.
Nell'insieme rimane un film godibile che riesce a mantenere alta l’attenzione dall’inizio
alla fine, intrattiene dando la giusta dose di tensione e orrore ma non si può
classificare come un’opera innovativa che rimarrà nella memoria.
KissKiss
🌞Sole
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