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mercoledì 12 aprile 2017

MAL DI PIETRE


Caro diario,
il 13 aprile uscirà nelle sale cinematografiche il film drammatico MAL DI PIETRE diretto dalla regista, sceneggiatrice ed attrice francese Nicole Garcia. Tratto dall’omonimo romanzo della scrittrice italiana Milena Agus.


E’ la storia intensa e struggente di Gabrielle, interpretata da una straordinaria Marion Cotillard, una donna del sud della Francia intorno ai primi anni ’50. 

Gabrielle vive in un piccolo paesino della Provenza con i genitori e una sorella più piccola. Trascorre le sue giornate immersa tra le nuvole, a zonzo per il paese, sempre in solitudine o a leggere romantiche storie d’amore che la portano a immaginare e a fraintendere attrazioni e innamoramenti inesistenti con uomini sposati. 

La madre non riesce più a gestire e a contenere le sue inquietudini e le sue sconvenienti stranezze e le pone due alternative: essere internata come una pazza o sposarsi José, un povero operario stagionale spagnolo che potrà fare di lei una donna rispettabile e in cambio ottenere l’appoggio economico per poter aprire un’impresa edile.

Questo matrimonio senza amore dovrà superare ben presto un’altra fissazione amorosa di Gabrielle nei confronti di un uomo ricoverato come lei in un istituto termale situato nel romantico scenario delle Alpi svizzere. Gabrielle viene ricoverata per sei settimane per curare dei calcoli renali (da cui il titolo mal di pietre) e, in questo periodo, si innamora perdutamente e ossessivamente di André Sauvage (Louis Garrel) tenente dell’esercito, rimasto ferito durante la guerra d’Indocina.

E’ uno scorcio della vita rurale della Francia degli anni ’50 dove vivere di sogni e passioni era considerato sconveniente e immorale perchè in età adulta le uniche aspirazioni concepite erano quelle di crearsi una famiglia e avere un lavoro onesto; tutto il resto erano idee stravaganti, sciocchezze bizzarre e inutili .

Gabrielle non è una malata di mente, come viene giudicata dai compaesani, ma una donna sensibile e difficile con un bisogno assoluto d’amore, capace addirittura di deformare la realtà per adeguarla alle sue fantasie; amore probabilmente assente nel contesto familiare e nella piccola comunità, che la costringe a vivere più nella fantasia che nella concretezza, con la difficoltà a costruirsi una relazione reale e matura, a investire sul futuro con l’unico uomo che potrebbe, nella realtà, renderla felice e che invece al suo fianco pazientemente attende.

Gabrielle non solo vive di amori impetuosi a senso unico ma non accetta, neppure, che il suo sentimento non sia ricambiato ed è questa la conseguenza di un profondo senso di vuoto e sofferenza che la getta in disturbi depressivi.

Il suo è un amour fou: una passione amorosa ostinata e irragionevole, si fa trasportare solo dalle emozioni del momento per vivere le sue immaginazioni. In Chiesa prega Dio di concederle “la cosa più importante” che per lei  è il vivo ardore oppure di lasciarla morire.  
Questo suo reiterare situazioni di amore non corrisposto sembra volere evidenziare un vissuto di mancanza d’affetto che la porta a scegliere persone che non la desiderano o che non possono darle quello che vorrebbe.

José  è un uomo semplice e buono che dal primo istante rimane affascinato dalle sue stranezze e la madre di Gabrielle, donna pratica e scaltra, in questo, ha avuto la vista lunga, sfruttando l’unica occasione per sbarazzarsi di un ingombrante fardello.

José si accontenta di una vita senza amore e senza energia e, se da un lato sembra fastidiosamente longanime, dall’altro raffigura positivamente il vero amore che sa attendere e sperare, pur soffrendo in un dignitoso silenzio.

Grazie alle grandi doti interpretative della Cotillard riesce ad emergere il personaggio di Gabrielle, la sua forza inventiva, i suoi desideri, il suo erotismo, le sue complessità in un film difficile da apprezzare perché lento e a tratti noioso se non si presta attenzione ai particolari, se ci si sofferma alla superficie e non si scava nell’intimo dei personaggi con pazienza e cognizione.

Finale a sorpresa...

KissKiss
🌞Sole








1 commento:

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