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sabato 11 febbraio 2017

CINQUANTA SFUMATURE DI NERO



Caro diario,

giovedi 9 febbraio scorso è uscito nelle sale cinematografiche l’attesissimo e chiacchieratissimo  film CINQUANTA SFUMATURE DI NERO, secondo capitolo della serie “Cinquanta sfumature", tratto dall’omonima trilogia dell’ autrice E.L. James, successo letterario e cinematografico con incassi stellari.                                             
                                                             
Avevamo lasciato Christian Grey, il giovane brillante e problematico miliardario, interpretato dal modello Jamie Dornan, e Anastasia Steele, la giovane e inesperta studentessa neo laureata, interpretata da Dakota Johnson, uno di fronte all’altro dopo un esasperato bisticcio; lei nell'ascensore pronta a lasciarlo e lui implorante al di fuori. La scena si conclude amaramente con le porte dell’ascensore che si chiudono sulla loro storia d'amore, mentre pronunciano nostalgicamente ognuno il nome dell'altro, come ad indicare già un ripensamento e una tempestiva riappacificazione; invece i titoli di coda hanno fatto rimanere gli spettatori con una sensazione di incompletezza.

La scena riprenderà, ora, con un Christian intento a riconquistare Anastasia. Basterà un iPhone ultimo modello, una cena elegante e qualche promessa a farla capitolare. Sarà lei, questa volta, a imporre le sue regole e a trasformare questo amore malato in un rapporto Cuore e Vaniglia, come accennano gli stessi protagonisti.

Entrambi i personaggi sono cambiati. Anastasia non è piu la timida e verginale ragazza sottomessa ma è diventata una donna sicura di sè e pronta ad ottenere ciò che vuole. Si è evoluto anche il suo modo di vestire, ora indossa intimo di seta e pizzo, non più mutande di bianco cotone ingrigito, e abiti eleganti e sensuali con  tacchi vertiginosi. 
Christian è sempre il solito maniaco del controllo ma è diventato più cucciolone e meno enigmatico e bisogna evidenziare che anche il suo fisico è cambiato: le ore di palestra quotidiane imposte da contratto hanno dato i loro frutti e il lungimirante regista non manca nel farcelo  notare più volte in varie riprese, e già questo vale i soldi del biglietto!

Christan non è piu il sadico personaggio che infligge dolore a donne, pur se consenzienti, rassomiglianti la defunta madre, ma un uomo che cerca profondamente di cambiare e che per la prima volta imparerà ad amare.
Cercherà di convincere una diffidente Anastasia che il suo bisogno di averla e amarla supera qualsiasi altro desiderio o necessità. Il tema centrale del film non è piu solo erotismo ma principalmente amore e sentimenti anche se le scene piccanti non mancano, come d'altronde, ormai, in ogni film, siano essi di azione o romantici; niente di così sconcio da far  gridare alla censura. 

Qualche critico ha definito la serie  un porno per casalinghe represse, probabilmente per il tanto e inspiegabile clamore suscitato, forse,  speravano in un film d'autore, o forse sono gli stessi bacchettoni maschilisti a gridare all’obrobrio ma nell'anonimato delle loro abitazioni sono assidui abbonati di pornografia pura on line. 
A  dare fastidio probabilmente è stato il tema del sadismo, ma non dimentichiamoci che non è niente in confronto con il sadico ed eccentrico provocatore regista Lars von Trier; cosa bisogna dire, allora, dei film esageratamente cruenti dove si squartano le persone e il sangue zampilla ovunque? Sono generi che possono piacere o meno, criticabili o no sotto il profilo tecnico, ma pur sempre finzione e come tale va vissuta.


Comunque il film nel complesso è piacevole ma ancora non riesce a suscitare le emozioni che invece ha ispirato il romanzo. 
Il libro ci descrive una coppia completamente distrutta dalla fine della relazione, fisicamente e interiormente.
Nonostante sia stato un  breve legame incentrato sul sesso per loro è stato molto intenso e non solo un banale e semplice flirt, progredito in una forte intesa che li ha coinvolti inaspettatamente in modo significativo. 
La pellicola non riesce a far cogliere pienamente tutto ciò e i tanti disagi e problemi psicologici vissuti da Grey;  affronta ogni questione in modo superficiale e veloce, tutto è troppo sbrigativo e approssimativo, strutturalmente incompleto; a tratti comico e con un tentativo di parentesi thriller.

Mi aspettavo un maggior coinvolgimento emotivo degli attori che purtroppo non hanno fatto scattare la scintilla come con il romanzo. 
E' una storia d'amore un po’ hot come tante rappresentate solitamente, con qualche scena di nudo qua e là  per rendere realistico il tutto, qualche accenno a sesso sadomaso e a a qualche “giocattolo" ma nulla di pornografico, anche perché l'intento degli autori è quello di avere una platea molto vasta e il 'vietato ai quattordicenni'  è per loro già limitante.


KissKiss
🌞Sole

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